Ghosts ‘n Goblins

Questo videogioco, è il mio preferito in assoluto, per tanti motivi.

Primo perchè mi ricorda i momenti più belli della mia infanzia in salagiochi, e anche perchè mi ricorda esattamente il giorno in cui persi mio padre, era una domenica, il 15 Dicembre del 1985.

Ricordo ancora che alla salagiochi del mio Paese, che a quel tempo era solo la stanza all’interno di un bar, che non aveva ancora realizzato che quella sarebbe stata la loro miniera d’oro degli anni a seguire.

Il cabinato di Ghost ‘n Goblin era il primo a destra appena entrati, lo ricordo ancora adesso come se fosse ieri, ricordo anche la prima volta che lo vidi e mi dissi: “Questo è il mio videogioco”.

Mi misi affianco al cabinato perchè era già occupato e cominciai a studiarne la dinamica, e seguivo i commenti degli altri miei amici che ci giocavano, nessuno eccelleva e non arrivavano più in la della cittadina.

Allora mi armai di 200 lire, perchè a quel tempo quelli si usavano e via…. catapultato nel meraviglioso mondo dei GNG.

Vogliamo parlare della musica? ancora adesso sul mio iphone se ricevo una telefonata il tema è quello del gioco, proprio l’inizio quando la principessa viene rapita, si sente il rumore dell’armatura che investe il personaggio, che scoprii solo 20 anni dopo chiamarsi fin troppo banalmente Arthur, e la partenza con subito il primo magnifico zombie blu coi capelli rossi pronto ad essere esploso dal colpo ferale della prima raffica di lance.

I coltelli, cosa vogliamo dire delle spade, “i coltelli devi prendere , quella è l’arma migliore….” cosi diceva in sala, e in effetti la combinazione spade, più combo joystick + direzione e pulsante, era micidiale per qualunque cattivo del gioco.

Dopo pochissimo tempo e una manciata di 200 lire, sono arrivato con successo all’ultimo livello che era il palazzo, con quei maledetti teschi che si trasformavano in scheletri balzellanti che ti facevano perdere l’armatura ed erano bestemmie! si perchè dovevi arrivare in cima con l’armatura per vedere di fare fuori subito e al volo il boss dei boss.

Qualche volta ci si provava usando come arma gli scudi che inibivano i colpi degli avversari ma avevano effetto solo adistanza ravvicinata, quindi poi si ripartiva con le spade che era meglio.

Non parliamo poi delle fiaccole, quelle si che erano un supplizio, di effetto quando ne lanciavi molte perche facevano il falò, ma ti inguaiavano parecchio, quindi subito a sperare che qualche mostriciattolo con la giara apparisse per cambiare arma, perchè a quel unto anche le lance andavano bene.

Ricordo che in quell’occasione, non riuscii a finirlo, o meglio fini il primo giro con la sorpresona che tutto ricominciava da capo con un livello di difficoltà maggiore e bisognava finirlo di nuovo per vedere finalmente quella zoccolaccia della principessa libera.

Ricordo che lo finii completamente qualche anno dopo in estate, perché ricordo il caldo che faceva e che era buio pesto nella sala, se non sbaglio ero al bar “chiodo fisso” un locale della piazza del mio paese, dove in un solo cabinato si susseguirono diversi titoli che poi affronteremo più avanti.

A dimenticavo, drammatico e traumatico quando con entusiasmo giocai al porting del gioco su commodore 64, dove il primo trauma fu la colonna sonora completamente diversa e lasciamo perdere la grafica…. ma come rapito da un demonio mi costrinsi a finirlo e basta, come se dovessi appagare una divinità che esigeva il dazio per poter dire, “Questo è il mio gioco preferito!”

Più avanti scoprii online il cabinato originale, la rom per il mame e lo rifinito pochissimo tempo fa sul mio cabinato, poi vi parlerò dei capitoli seguenti di questo titolo.

Credo di aver detto tutto su questo titolo, il mio preferito!

Comunque l’emozione è ancora forte quando gioco a questo titolo, ora vi saluto e alla prossima!


Vi ho tralasciato la descrizione classica del gioco che troverete qui: CLICCA QUI!

Remake per il 25° anniversario: